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Cronache dell'abbandono

by Gigi Giancursi

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1.
Abito al numero civico al piano all'interno alla scala che ho detto stato provincia avviamento postale contratto da quattro più quattro nacqui quel giorno quel mese e quell'anno e sull'ora non ricordo affatto Le autoletture dimentico e l'autovettura contiene un libretto Assicurazione, patente, dei bolli e un punteggio che credo in difetto cambi, ricambi, immatricolazione, si accendono spie sul cruscotto Le password create e poi dimenticate, le date in scadenza che ho L'accesso alla banca, l'eccesso di tessere in tasca, e che mi scorderò così puntualmente da stare a fissare la coda che aspetta da un po' Il pin non risulta corretto, il puk maledetto il cassetto in cui è Il cud si presenta ma tendo la mano e sparisce in chissà che dossier e il Modello Unico ho sempre pensato sfilasse per Jean Paul Gaultier Ma noi siamo Il cielo stellato la legge morale e il codice fiscale
2.
La passione la Santa Inquisizione rosari dinosauri a bagno Radio Maria Trigesime incombenti trigemini dolenti colline dei cilici e valli di lacrime Io confesso peccato farlo adesso che tutta questa voglia di soffrire che c'è colpisce e non mi spiace di riposare in pace ho il dondolo in giardino e il vino buono con me Ma che volete che ci capiti quel giorno che si scarica il telefono che chiudi gli occhi e dormi più del solito che un segnalibro non ha più un perchè e il mondo, ti chiedi, ma il mondo dov'è? Non ce ne vogliano i cattolici verremo giudicati a tempo debito in fondo col Signore dtiamo a credito c'è un cameriere in sala col Fernet? Ci porti l'ammazza, l'ammazzacaffè Venga il Regno del serio Disimpegno che a volte si dimentica l'Umano che c'è. Scendiamo dalla croce che tutto quanto è Voce. Leggiamoci il Vangelo ma secondo Rabelais Ma che volete che ci capiti quel giorno che si scarica il telefono che chiudi gli occhi e dormi più del solito che un segnalibro non ha più un perchè e il mondo, ti chiedi, ma il mondo dov'è? Non ce ne vogliano i cattolici verremo giudicati a tempo debito in fondo col Signore stiamo a credito c'è un cameriere in sala col Fernet? Ci porti l'ammazza, l'ammazza caffè Se ci pensate siamo eroici se piove ripararate sotto i portici noi fuori con l'ombrello e sempre fradici a benedire un cielo che non c'è eppure ci piace ci piace com'è
3.
Quel che Dio aveva posto in unione o il Comune della tua città noi l'abbiamo spaccato con decisione a metà Questo è il cantico dei divorziati e dei no dopo aver detto sì precedenti evidenti e pericolosi per chiunque si ami e si sposi Questo è il cantico dei divorziati imbarazzi per suoceri e tuoi delle fedi sfidate e degli alimenti con i soli avvocati contenti Canta il cantico dei divorziati come monito alla tua metà che serviamo anche a farvi sentir migliori come esempi da stendere fuori Qua la vita continua malgrado la scossa che il terreno si assesta da sè noi l'abbiam fatta grossa e paghiamo la mossa e la prossima mossa qual è? Questo è il cantico dei divorziati e dei termini mamma e papà due universi fecondi e poi separati manifesti a weekend alternati Questo è il cantico dei divorziati Quando è sera e la luce va giù e soffiata la sabbia si sogna il vetro e lo sai che non tornerai indietro Spegni il cantico dei divorziati per gli amori che verranno poi una nuvola evapora e si divora ma ritornerà a piovere ancora
4.
Morire per la tua libertà mi capita ogni giorno perchè voltaire c'insegna Ma il tuo concetto di libertè è un modo per uccidere me che dò di testa Ma come mai questa strada nel nostro comune non parte mai felicità che a seconda dei punti di vista non è libertà Cupido si diverte così colpisce e non si accorge di chi ci sta e ci resta e ci perdiamo in particolari diritti miei sapere dov'eri chissà se impari Ma come mai questa strada nel nostro comune non parte mai Felicità è una casa così scollegata, disabitata, dimenticata, irraggiungibile in quest'annata, desiderata, ammobiliata e riempita d'ortica, ma che fatica, ma che fatica, ma che fatica
5.
Ci arrivano notizie d'Oltremanica tra Beniamino Gigli e Natalino Otto La Gioventù Italiana è già un ricordo mi suona antica come un vecchio disco rotto ed il saluto al Duce sarà l'ultimo e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di cambiare Portare attacchi al cuore del sistema con stelle a cinque punte ed una P38 Bennato tratteggiava i burattini nel caso di Aldo Moro c'è qualcosa sotto e chi da sopra avrà tenuto i fili e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di cambiare Di Genova ci rimarranno i brividi e dal G7 passeranno all'8 Saluti a Manu Chao con una mano si fotta Pasolini ed ogni poliziotto aspetterò settembre con presagi addosso aspetterò settembre con presagi addosso aspetterò settembre con presagi addosso e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo e noi che pensavamo di cambiare
6.
L'abbandono 01:31
Open bar ho pensato di toccare l'infinito il ginocchio con un dito l'equilibrio se ne va Si vedrà in altre sedi chi cadrà e chi resta in piedi Senza averci più le forze senza senza senza se senti pronunciare senza senza aver voluto che tutto fosse già abbastanza (desideravo solo la riconoscenza) tutto avesse un termine (desideravo solo la riconoscenza) desideravo solo la riconoscenza desideravo la riconoscenza
7.
Alla parata del tradimento C'erano tutti Chi con lo sguardo rivolto altrove Chi era convinto di nuove parole Forse quel giorno lo presentivo Forse era estivo o prefestivo E quel pugnale se cambia il tempo Sembra di nuovo girarmi dentro Ma con il tempo si cambia stagione Si arriva al nocciolo della questione Alla passione salii su da solo Eppure sembrava uno sprofondare Pure mio padre mi abbandonava Cos'altro avrebbe potuto fare Ma siamo tutti figli del tempo L'unica cosa in cui siam fratelli Anche mio padre era un altro tra quelli Dovete farvene una ragione Perché era un giorno come sono tanti E a volte mi sembra non sia passato Ricordo il vuoto che dentro ha lasciato Troppe domande lanciate al fiato Unico aspetto da puntualizzare Rabbia, tristezza, e persin castigo Bruciano e spengono e qui lo dico Anche se sembra un intrigo antico Zeloti, esseni e giudei sopra un trono Io sono invece a portarvi in dono Ogni parola che ho pronunciato Nulla di più di me stesso nudo E ho detto tutto e così concludo
8.
Sai che c'è mi sento una persona onesta persino quando faccio festa e lascio ad altri la vergogna, o a te. Ma, si sa, la sofferenza è la regina, da vendere da una vetrina che cala come la benzina. Non vi fidate dell'estate dei finti malinconici, poeti depressi e pressapoco ironici. Le ferie sudate, meritate (malpagate), che quasi ti ci incavoli, canzoni spagnole e balli sopra i tavoli. Un-dos-tres, e se ne vadano a cagare con tutte le canzoni amare, mi piacerebbe andare al mare mare mare marè. Io e te, Toto Cutugno ed Albertino e il gomito dal finestrino senza un domani nè un destino.
9.
L'opposto 01:43
Le nostre vite, come le calamite a U, dovrebbero saldarsi, dipengere un anello e non staccarsi più. Ma basta una virata, voluta o inaspettata, che, appena mi avvicino io o ti avvicini tu, l'opposto si allontana, la calamita è strana, ci si respinge e sembrerebbe che non ci attiriamo più. E' questa la natura, estasi e fregatura, di avere un potenziale opposto eppure uguale, Amore, adesso sento che è tempo di voltarsi, di prender posizione, di non restare soli, di chiudere nel cerchio dei nostri quattro poli la rabbia e la paura, la colpa e la misura, la favola futura. E ritrovare unite le nostre calamite
10.
Io dormo in piedi sul letto, (stai attento a te) ho la cantina sul tetto, i libri nel giardino, i rami in cucinino e vivo nel gabinetto. Ho un gran futuro alle spalle, (stai attento a te) cerco nel giorno le stelle, fornisco indicazioni in altre direzioni e dei maglioni di pelle. Sorpasso il gambero in corsa e sfido a nuoto il salmone, perdo e sono un campione di velocità. Sono contrario al diritto, sono controcorrente, imparo tutto di niente a cosa servirà? Mi curo quando va bene, (stai attento a te) mi tranquillizzo in catene e ho un cuore nel cervello e il sole sull'ombrello, il ritornello non viene... Ma a salto in alto il lombrico l'ha battuto il mio amico.
11.
Canone 02:03
Il canone non è, non è da pagare. il canone non ha nessuna ragione, non è niente, non ho nemmeno la televisione.
12.
Ti voglio portare dove non c'è campo, dove non c'è rete, dove non ci siete. E farti capire che sono importante e farvi capire che non vincerete, Perchè sul momento, persino il più bello, ti suona un avviso: sempre quello.

credits

released November 26, 2017

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about

Gigi Giancursi Rivoli, Italy

I love songs. A way to enclose a whole world in few minutes.
I am a founder member of italian band Perturbazione. Than it finished in 2014. I played with Linda Messerklinger in Linda & the Greenman, with Mambassa and La Scapigliatura.
Many other things but I prefere you to listen or write to me.
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