1. |
Modello Unico
02:00
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Abito al numero civico al piano all'interno alla scala che ho detto
stato provincia avviamento postale contratto da quattro più quattro
nacqui quel giorno quel mese e quell'anno e sull'ora non ricordo affatto
Le autoletture dimentico e l'autovettura contiene un libretto
Assicurazione, patente, dei bolli e un punteggio che credo in difetto
cambi, ricambi, immatricolazione, si accendono spie sul cruscotto
Le password create e poi dimenticate, le date in scadenza che ho
L'accesso alla banca, l'eccesso di tessere in tasca, e che mi scorderò
così puntualmente da stare a fissare la coda che aspetta da un po'
Il pin non risulta corretto, il puk maledetto il cassetto in cui è
Il cud si presenta ma tendo la mano e sparisce in chissà che dossier
e il Modello Unico ho sempre pensato sfilasse per Jean Paul Gaultier
Ma noi siamo
Il cielo stellato la legge morale e il codice fiscale
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2. |
L'ammazzacaffè
03:34
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La passione
la Santa Inquisizione
rosari dinosauri a bagno Radio Maria
Trigesime incombenti
trigemini dolenti
colline dei cilici e valli di lacrime
Io confesso
peccato farlo adesso
che tutta questa voglia di soffrire che c'è
colpisce e non mi spiace
di riposare in pace
ho il dondolo in giardino
e il vino buono con me
Ma che volete che ci capiti
quel giorno che si scarica il telefono
che chiudi gli occhi e dormi più del solito
che un segnalibro non ha più un perchè
e il mondo, ti chiedi, ma il mondo
dov'è?
Non ce ne vogliano i cattolici
verremo giudicati a tempo debito
in fondo col Signore dtiamo a credito
c'è un cameriere in sala col Fernet?
Ci porti l'ammazza, l'ammazzacaffè
Venga il Regno
del serio Disimpegno
che a volte si dimentica l'Umano che c'è.
Scendiamo dalla croce
che tutto quanto è Voce.
Leggiamoci il Vangelo
ma secondo Rabelais
Ma che volete che ci capiti
quel giorno che si scarica il telefono
che chiudi gli occhi e dormi più del solito
che un segnalibro non ha più un perchè
e il mondo, ti chiedi, ma il mondo
dov'è?
Non ce ne vogliano i cattolici
verremo giudicati a tempo debito
in fondo col Signore stiamo a credito
c'è un cameriere in sala col Fernet?
Ci porti l'ammazza, l'ammazza caffè
Se ci pensate siamo eroici
se piove ripararate sotto i portici
noi fuori con l'ombrello e sempre fradici
a benedire un cielo che non c'è
eppure ci piace
ci piace com'è
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3. |
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Quel che Dio aveva posto in unione
o il Comune della tua città
noi l'abbiamo spaccato con decisione
a metà
Questo è il cantico dei divorziati
e dei no dopo aver detto sì
precedenti evidenti e pericolosi
per chiunque si ami e si sposi
Questo è il cantico dei divorziati
imbarazzi per suoceri e tuoi
delle fedi sfidate e degli alimenti
con i soli avvocati contenti
Canta il cantico dei divorziati
come monito alla tua metà
che serviamo anche a farvi sentir migliori
come esempi da stendere fuori
Qua la vita continua malgrado la scossa
che il terreno si assesta da sè
noi l'abbiam fatta grossa e paghiamo la mossa
e la prossima mossa qual è?
Questo è il cantico dei divorziati
e dei termini mamma e papà
due universi fecondi e poi separati
manifesti a weekend alternati
Questo è il cantico dei divorziati
Quando è sera e la luce va giù
e soffiata la sabbia si sogna il vetro
e lo sai che non tornerai indietro
Spegni il cantico dei divorziati
per gli amori che verranno poi
una nuvola evapora e si divora
ma ritornerà a piovere ancora
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4. |
Chez Voltaire
02:39
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Morire per la tua libertà
mi capita ogni giorno perchè
voltaire c'insegna
Ma il tuo concetto di libertè
è un modo per uccidere me
che dò di testa
Ma come mai
questa strada nel nostro comune non parte mai
felicità che a seconda dei punti di vista non è libertà
Cupido si diverte così
colpisce e non si accorge di chi
ci sta e ci resta
e ci perdiamo in particolari
diritti miei sapere dov'eri
chissà se impari
Ma come mai
questa strada nel nostro comune non parte mai
Felicità
è una casa così scollegata, disabitata, dimenticata, irraggiungibile in quest'annata, desiderata, ammobiliata e riempita d'ortica, ma che fatica, ma che fatica, ma che fatica
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5. |
E noi che pensavamo
02:49
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Ci arrivano notizie d'Oltremanica
tra Beniamino Gigli e Natalino Otto
La Gioventù Italiana è già un ricordo
mi suona antica come un vecchio disco rotto
ed il saluto al Duce sarà l'ultimo
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di cambiare
Portare attacchi al cuore del sistema
con stelle a cinque punte ed una P38
Bennato tratteggiava i burattini
nel caso di Aldo Moro c'è qualcosa sotto
e chi da sopra avrà tenuto i fili
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di cambiare
Di Genova ci rimarranno i brividi
e dal G7 passeranno all'8
Saluti a Manu Chao con una mano
si fotta Pasolini ed ogni poliziotto
aspetterò settembre con presagi addosso
aspetterò settembre con presagi addosso
aspetterò settembre con presagi addosso
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di poter cambiare il mondo
e noi che pensavamo di cambiare
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6. |
L'abbandono
01:31
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Open bar
ho pensato
di toccare l'infinito
il ginocchio con un dito
l'equilibrio se ne va
Si vedrà
in altre sedi
chi cadrà e chi resta in piedi
Senza averci più le forze
senza senza senza se
senti pronunciare senza
senza aver voluto che
tutto fosse già abbastanza (desideravo solo la riconoscenza)
tutto avesse un termine (desideravo solo la riconoscenza)
desideravo solo la riconoscenza
desideravo la riconoscenza
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7. |
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Alla parata del tradimento
C'erano tutti
Chi con lo sguardo rivolto altrove
Chi era convinto di nuove parole
Forse quel giorno lo presentivo
Forse era estivo o prefestivo
E quel pugnale se cambia il tempo
Sembra di nuovo girarmi dentro
Ma con il tempo si cambia stagione
Si arriva al nocciolo della questione
Alla passione salii su da solo
Eppure sembrava uno sprofondare
Pure mio padre mi abbandonava
Cos'altro avrebbe potuto fare
Ma siamo tutti figli del tempo
L'unica cosa in cui siam fratelli
Anche mio padre era un altro tra quelli
Dovete farvene una ragione
Perché era un giorno come sono tanti
E a volte mi sembra non sia passato
Ricordo il vuoto che dentro ha lasciato
Troppe domande lanciate al fiato
Unico aspetto da puntualizzare
Rabbia, tristezza, e persin castigo
Bruciano e spengono e qui lo dico
Anche se sembra un intrigo antico
Zeloti, esseni e giudei sopra un trono
Io sono invece a portarvi in dono
Ogni parola che ho pronunciato
Nulla di più di me stesso nudo
E ho detto tutto e così concludo
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8. |
I finti malinconici
03:05
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Sai che c'è
mi sento una persona onesta
persino quando faccio festa e lascio ad altri la vergogna,
o a te.
Ma, si sa,
la sofferenza è la regina, da vendere da una vetrina
che cala come la benzina.
Non vi fidate dell'estate dei finti malinconici,
poeti depressi e pressapoco ironici.
Le ferie sudate, meritate (malpagate),
che quasi ti ci incavoli,
canzoni spagnole e balli sopra i tavoli.
Un-dos-tres,
e se ne vadano a cagare
con tutte le canzoni amare, mi piacerebbe andare al mare mare mare marè.
Io e te,
Toto Cutugno ed Albertino
e il gomito dal finestrino
senza un domani nè un destino.
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9. |
L'opposto
01:43
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Le nostre vite,
come le calamite
a U,
dovrebbero saldarsi,
dipengere un anello
e non staccarsi più.
Ma basta una virata,
voluta o inaspettata,
che, appena mi avvicino io
o ti avvicini tu,
l'opposto si allontana,
la calamita è strana,
ci si respinge e sembrerebbe che
non ci attiriamo più.
E' questa la natura,
estasi e fregatura,
di avere un potenziale
opposto eppure uguale,
Amore, adesso sento
che è tempo di voltarsi,
di prender posizione,
di non restare soli,
di chiudere nel cerchio
dei nostri quattro poli
la rabbia e la paura,
la colpa e la misura,
la favola futura.
E ritrovare unite
le nostre calamite
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10. |
Controcorrente
02:17
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Io dormo in piedi sul letto, (stai attento a te)
ho la cantina sul tetto,
i libri nel giardino,
i rami in cucinino
e vivo nel gabinetto.
Ho un gran futuro alle spalle, (stai attento a te)
cerco nel giorno le stelle,
fornisco indicazioni
in altre direzioni
e dei maglioni di pelle.
Sorpasso il gambero in corsa
e sfido a nuoto il salmone,
perdo e sono un campione
di velocità.
Sono contrario al diritto,
sono controcorrente,
imparo tutto di niente
a cosa servirà?
Mi curo quando va bene, (stai attento a te)
mi tranquillizzo in catene
e ho un cuore nel cervello
e il sole sull'ombrello,
il ritornello non viene...
Ma a salto in alto il lombrico
l'ha battuto il mio amico.
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11. |
Canone
02:03
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Il canone non è,
non è da pagare.
il canone non ha nessuna ragione,
non è niente,
non ho nemmeno la televisione.
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12. |
Via dal campo
01:47
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Ti voglio portare
dove non c'è campo,
dove non c'è rete,
dove non ci siete.
E farti capire
che sono importante
e farvi capire
che non vincerete,
Perchè sul momento,
persino il più bello,
ti suona un avviso:
sempre quello.
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Gigi Giancursi Rivoli, Italy
I love songs. A way to enclose a whole world in few minutes.
I am a founder member of italian band Perturbazione. Than it
finished in 2014. I played with Linda Messerklinger in Linda & the Greenman, with Mambassa and La Scapigliatura.
Many other things but I prefere you to listen or write to me.
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